Fino al 23 giugno in via Unione 6

Dal 29 maggio al 23 giugno alla Galleria l’Affiche di via Unione 6, dalle 14 alle 21, una mostra in cui Francesco Santosuosso concentra finalmente tutta la sua attenzione su questa Milano.

Risale ormai al 2005 l’ultima mostra in cui le visioni urbane di Santosuosso avevano come soggetto il mondo… tanto tempo fa. Il suo sguardo, allora quasi aggressivamente romantico, vagava da New York a Benares, da una Berlino degli anni ‘50 a una Milano fatta di grattacieli, stadio e chiese e a un paese in Puglia invaso da una processione quasi fanatica.

Oggi la sua pittura è diventata forse più meticolosa, e (anche grazie alla sua formazione) riesce ancor meglio a sintetizzare da una parte una visione architettonica complessa, e dall’altra un dettaglio che entra in qualche modo nel sociale, nel personale di chi in questi agglomerati urbani vive. Anche gli inserti di giornali con simboli e caratteri di culture diverse e a volte stranianti, quasi tarsie ben definite in un insieme forse ingarbugliato, aiutano a raccontare di una città che si mette alla prova nel tentativo di essere inclusiva.

Tele di grandi dimensioni, piccoli acquerelli su carta di dettagli sottratti, indagati, a volte trasformati nel colore e nella materia, opere su legno per rendere meglio spessori e patine…

Il 29 maggio, dalle 15 alle 21, la Galleria l’Affiche inaugura.
Contemporaneamente, con lo stesso orario, la Galleria Rubin chiude la mostra di grandi tele di Francesco Santosuosso “Natura Sovrana”, l’altra anima dell’artista, laddove la città è dimenticata. Grandi tele “dove la forza primordiale della natura e quella dello sguardo umano sono allineate, sovrapposte, intercambiabili”
(dalla presentazione di Sara Cavigioli).


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